Palermo Liberty
di Francesco Vittorio
Caltabellotta (3^ A)
Lo stile Liberty è l’equivalente in Italia dell’Art Nouveau in Francia, termine
con cui si definisce quell’arte nuova, e quella breve e vivace moda decorativa
che coinvolse tutta l’Europa.
In linea con il programma di storia dell’arte di terza media, poche
settimane fa abbiamo partecipato alla visita didattica “Itinerario Liberty a
Palermo”.
La visita è iniziata presso la Villa
Malfitano dove una guida ha iniziato col raccontarci chi ha costruito
l’edificio e chi ci ha abitato per tanti anni. La visita è stata arricchita da
alcune curiosità del tipo che la servitù usava dei passaggi “nascosti” per non
attraversare i corridoi usati normalmente dai padroni di casa e dai loro
importanti ospiti; ci è stato spiegato che il diverso stile tra il piano terra
e il primo piano (piano terra più decorato e lussuoso, piano superiore meno
decorato e più semplice) è legato alla diversa destinazione degli spazi e cioè
che il piano terra era luogo di rappresentanza e il primo piano spazio privato.
La cosa che mi ha colpito di più è la presenza di un camino in ogni
stanza! Non c’erano ancora i termosifoni ed era l’unico modo per garantire il riscaldamento
all’interno di questa grande villa…che fatica per la servitù!
La visita è continuata al Villino
Florio in cui però non c’è molto da vedere perché nel 1962 fu quasi
totalmente distrutto da un incendio e quello che vediamo oggi è il risultato di
un restauro totale…sembra nuovo! Tutti gli spazi interni, infatti, sono stati
rifatti però, nonostante manchino gli arredi originali, l’effetto complessivo è
molto bello. Anche qui esistono passaggi privati per la servitù…
L’esterno della villa è forse la parte che mi piace di più: il
giardino privato ricco di verde, la forma delle scale, le torrette e la
terrazza da cui prima si poteva godere di una bellissima vista sul mare (per
avvistare la flotta navale della famiglia Florio), oggi nascosta dalla presenza
di numerosi palazzi che circondano il villino.
L'ultimo monumento importante che abbiamo visitato è il 3° teatro
più grande d'Europa e cioè il Teatro
Massimo.
Questa visita non mi è piaciuta tanto perché la guida andava troppo
veloce e abbiamo visto pochi ambienti: ci hanno infatti spiegato che, se sono
in corso le prove dello spettacolo, bisogna rispettare il massimo silenzio e
non si può sostare molto nella sala per non dare disturbo agli attori… Quel
giorno c’erano le prove di uno spettacolo che andrà in scena nei prossimi
giorni e infatti abbiamo visto la regia al lavoro con tanti strumenti
tecnologici e gli attori sul palcoscenico.
Il teatro in se è molto bello e pieno di storie e leggende
verosimili: iniziato da Giovan Battista Filippo Basile nel 1875, fu completato
dal figlio Ernesto nel 1897.
Entrando nella grande sala con le poltrone siamo stati invitati a
guardare il soffitto: Basile progettò un sistema di ventilazione straordinario
realizzando la copertura della sala con 11 elementi mobili che si aprivano, e
si aprono ancora oggi, come i petali di un enorme fiore per garantire il
naturale ricambio d’aria negli intervalli degli spettacoli.
Dopo questa visita siamo rientrati a scuola con lo stesso pullman
dell’andata.
Vorrei ringraziare le professoresse F. Sanfilippo e L. Benincasa per averci accompagnato.
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